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Sviluppo software e siti web da più di dieci anni ormai (con una pausa di riflessione in mezzo), ed ho avuto modo di utilizzare sia Windows che Mac che Linux.

Come sistema primario ho quasi sempre utilizzato Windows e MAC, ma durante l’ultimo periodo nel quale ho lavorato a stretto contatto con sistemisti e fatto molto più sviluppo backend che frontend, ho sentito la necessità di passare a qualcosa di più performante per queste attività.

Gli inizi

Ho iniziato la mia carriera come sviluppatore .net. Utilizzavo un pc con il meraviglioso Windows XP.

Meraviglioso lo era veramente. Stabile, veloce, in grado di fare veramente di tutto.

All’epoca utilizzato Visual Studio e sviluppavo Gestionali e CRM per piattaforma Windows, quindi ero obbligato a rimanere in ambiente Microsoft.

Poi ho iniziato a sviluppare qualche sito web, sempre per la stessa azienda. Essendo pratici di .net iniziammo a sviluppare con ASP, un linguaggio molto simile al visual basic.

Ricordo che all’epoca non mi veniva nemmeno in mente l’idea di cambiare sistema operativo. Linux era ancora alquanto ostico, Mac era carissimo e nessuno dei due permetteva di sviluppare per software per Windows, quindi la questione finiva lì.

Il mio primo MAC

Con i primi soldi risparmiati però decisi di acquistare il mio primo mac: un macbook white.

Rimasi affascinato dall’ambiente apple.

Feci l’acquisto più che altro per utilizzarlo per registrare musica, non avevo assolutamente in mente di usarlo per sviluppare.

Ci provai anche all’inizio, ma tutto ciò che ero abituato ad utilizzare non esisteva per MAC. Visaul Studio non era disponibile per MAC e i nostri siti giravano su server Windows, quindi niente da fare.

Mi accontentavo del fantastico reparto artistico della mela morsicata. Qua non c’era paragone, i software di disegno, video e musica erano decisamente di un altro livello.

Un periodo di pausa

Poi ho smesso di programmare per qualche anno. Ho fatto tutt’altro, mi sono laureato in una materia umanistica ed ho completamente staccato dai computer.

Continuavo ad utilizzare il MAC come laptop personale, ma lo utilizzavo solamente per università e tempo libero, e qui ho iniziato a sentire la mancanza di Windows.

La suite di Office, la possibilità di trovare migliaia di software per qualsiasi tipo di problema, i giochi e molto altro mancavano sul MAC…

Così quando alla fine il Macbook White è morto di vecchiaia (7 anni di buon servizio), ho acquistato un laptop Windows.

Ritorno a Windows

Quando ho comprato il mio attuale laptop stavo ancora studiando e non avevo ancora ripreso la carriera da sviluppatore, ma avevo voglia di tornare a programmare, a scrivere un po’ di codice, a sviluppare qualcosa da zero.

Così sono andato all’unieuro ed ho acquistato il laptop con il miglior rapporto qualità prezzo.

Riprendere a sviluppare

Un anno dopo ho ricominciato a sviluppare seriamente, e mi sono trovato benissimo in Windows, daltronde era lì che avevo iniziato e mi sentivo a casa.

Grazie a XAMPP ho potuto crearmi una mia lamp stack in 5 minuti e iniziare a pacioccare con WordPressLaravel e a creare i miei progetti nel modo che preferisco: il core php.

Man mano che mi rimettevo al passo con i tempi e imparavo ad utilizzare i nuovi strumenti, mi rendevo sempre più conto che Windows non era più la scelta ideale per me.

Ormai non creavo più software gestionali, ma applicativi web, e il web gira su linux.

Ho iniziato ad utilizzare node js e svariati tool javascript che funzionano da riga di comando, e pian piano ho iniziato a scoprire quanto sia limitante la PowerShell…

Poi ho ampliato le mie skills da backend developer e qua ho dovuto fare il salto verso un terminale più performante, e qua ho scoperto Linux.

Ho iniziato con l’utilizzare WSL, ma era tutto un po’ troppo pasticciato per i miei gusti, quindi sono passato a Linux vero e proprio.

L’arrivo a Linux

Non è stato un colpo di fulminie.

Ho iniziato a installare ubuntu come macchina virtuale con Virtualbox per provare a smanettare un pochino con il pinguino.

Il primo impatto, forse dovuto anche da tutta una vita passata su altri sistemi, è stato abbastanza tragico

Ogni cosa che volevo fare dovevo configurarla, c’era ben poco che funzionava da subito, e per un po’ ho abbandonato l’idea di linux.

Poi un poco per volta mi ci sono riavvicinato, cercando di adattare il mio modo di pensare a questo sistema, e tutto è cambiato.

Il trucco sta nello smettere di volere che Linux assomiglia Windows o a Mac Os, ma cercare di capire ciò che realmente è, allora si possono apprezzare le sue infinite qualità.

Installare librerie, gestire componenti, utilizzare software da riga di comando, è tutto molto più easy su linux, tutto funziona al primo colpo.

Configurare correttamente Vagrant su Windows ha richiesto molto più tempo che su Ubuntu, e così molto altro.

Il più delle volte basta lanciare un comando da terminale e voilà, tutto funziona alla perfezione.

Come sviluppatore da ora in avanti penso che utilizzerò solamente più distro linux, lasciandomi una partizione con Windows nel caso dovessi fare lavori particolari con Photoshop (per il momento sostituito felicemente con pixlr) o con altro software disponibile solo per Windows.

Oltre all’essere migliore dal punto di vista di uno sviluppatore c’è anche tutta la questione dell’open source dietro, del più grande progetto comunitario della storia, della contrapposizione alle multinazionali, della lotta all’obsolescenza programmata dei laptop, e motlo altro, ma non è questo il momento di trattare questi temi.

Conclusione

Da sviluppatore suggerirei a chiunque di passare a Linux (tranne a chi sviluppa per iOs o specificatamente per Windows). Certo l’inizio non è facile, occorre smanettarci un po’, sbatterci la testa qualche volta, ma una volta entrati nel giusto mood tutto scorre semplicemente e velocemente.

Per il momento mi sto trovando molto bene con Ubuntu, perché mi piace Gnome. Ho provato altre distro ma alla fine non c’è molta differenza, tutto può essere installato su ogni distro, perciò sono andato per Ubuntu per la sua stabilità.

Lo sto utilizzando come sistema primario da un paio di mesi e penso che rimarrà tale per molto tempo. Così potrò finalmente sentirmi libero dal marketing pressante di Apple, che se devo essere sincero è una tentazione continua, ma finirebbe per farmi diventare schiavo della mela… Si sa che se compri un Mac poi vuoi un iPhone, poi un iPad e un Apple Watch e alla fine usi sempre le solite 3 app…

Anche i Laptop Windows ormai diventano sempre più belli e tentatori, con hardware che sembra invecchiare sempre più velocemente. Certo se metti un i7 in un ultrabook senza sistema di raffreddamento o fondi il pc o lo castri e lo fai diventare un i3, alla fine è tutto marketing…

Con Linux invece puoi prendere un i5 di qualsiasi generazione, buttarci sopra un SSD e 8Gb di RAM e vai tranquillo per anni, senza problemi di cali di prestazioni e altro.

Certo c’è il problema dell’autonomia della batteria, che su linux non è così ben ottimizzata… Ma alla fine uso Linux per lavoro, collegato alla corrente, quando voglio chillare sul divano posso utilizzare Windows e godermi qualche ora in più lontano dai cavi.